La settimana scorsa è partito il progetto La mia scuola scrive un libro nella scuola primaria di San Severino Marche.
Eccomi dunque a incontrare i bambini delle terze, quarte e quinte per aiutarli a trasformarsi da lettori a scrittori: nei prossimi due mesi questi piccoli eroi temerari realizzeranno un racconto articolato in quattro capitoli. Ogni classe, un racconto. Quindi, facendo una semplice moltiplicazione, già sappiamo che a primavera avremo il piacere di leggere quindici storie nuove di zecca, fresche e fantasiose.
Una cosa che non smette mai di stupirmi è l'energia della creatività infantile. I bambini non si pongono paletti, non hanno paura di osare, sono forti del loro entusiasmo e di un pizzico di incoscienza.
Quando hanno un'idea se ne innamorano senza riserve e si buttano a capofitto nell'impresa di trasformarla in un racconto senza preoccuparsi di dettagli insignificanti come la messa in opera. Non li ho mai sentiti dire sarà troppo complicato?, e nemmeno sarà troppo faticoso?
Però quasi sempre dicono sarà bellissimo mentre ti illustrano come il poliziotto riuscirà a catturare il fuggiasco, o il sottomarino scoverà quel tesoro sommerso a cui tutti danno la caccia.
Un'altra cosa che mi incanta è la varietà di suggerimenti quando si arriva al momento di delineare la trama. Ogni volta, dopo aver fornito alla classe qualche spiegazione basilare sulle dinamiche per creare un intreccio, ci si ritrova a gestire una pioggia di proposte sempre diverse. Ogni classe ha i suoi gusti, segue i suoi percorsi.
Quindici storie, dicevo.
Ne avremo per tutti i gusti: ci sarà Babbo Natale che perde la memoria; un cane che aiuterà un fantasma a crearsi nuove amicizie; un bambino bullizzato perché frequenta un corso di danza; una bimba sulle tracce del nonno scomparso; due amici che smarriscono l'autografo di Ghali ma non si danno per vinti.
E molte altre ancora.
Giusto per dare un'idea, quella che segue è una foto dei racconti dell'anno scorso.
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