La storia nella storia (il corso di scrittura creativa di Monte Rinaldo)

 





Lo scorso fine settimana ho avuto il privilegio di tenere un breve corso di scrittura creativa organizzato dall’associazione culturale Il sorriso di Stefania ODV e da Giaconi Editore, presso l’area archeologica La Cuma di MonteRinaldo dove sono conservati i resti millenari di un bellissimo tempio dedicato a Giove.

Per prima cosa mi devo cospargere il capo di cenere perché fino a sabato ignoravo questo sito, e me ne dispiace visto che è un piccolo gioiello, tenuto con estrema cura e riguardo.

A seguire il corso c’erano bambini, adolescenti e genitori. Erano presenti anche il sindaco e il vicesindaco, e tutti concordavano nella voglia di scrivere una storia che -sì- fosse bella e avvincente, ma soprattutto che parlasse di quei luoghi per farli conoscere a quante più persone possibile.

Ognuno ha lavorato con entusiasmo e impegno; sia i grandi che i piccini hanno sfoderato fantasia, logica e immaginazione per imbastire una trama di tutto rispetto.
Una preparatissima guida ci ha spiegato le caratteristiche storiche e architettoniche del tempio, e il culto della dea Potnia Theron (il tempio è dedicato a Giove, ma anche Potnia aveva il suo seguito) così da creare una contestualizzazione credibile.
Neanche vi dico l’emozione di scrivere sotto le stesse colonne che facevano da ambientazione al racconto che stava nascendo. Quale migliore ispirazione per i nostri intrecci, i dialoghi e i colpi di scena?

Ma poi un inghippo... un dialogo importante non ci riusciva! Che fare, che non fare? Ecco un papà e sua figlia interpretare i personaggi (anche loro padre e figlia), proprio come in un’improvvisazione teatrale, e le battute sono fluite da sole, quasi per magia.

Questo secondo me dovrebbe essere il vero spirito dei corsi di scrittura creativa (o almeno di quelli con cui ho a che fare io)! Non ci si può trasformare in letterati e intellettuali in quattro ore, sarebbe assurdo anche solo pensarlo. Ma si può imparare qualcosa in più di ciò che ci circonda, raccontandolo. E si può approfondire la conoscenza di se stessi, inventando una trama e mettendosi nei panni dei propri personaggi, dandogli una coerenza, motivazioni e uno spettro emotivo.

Scrivere e inventare storie non è necessariamente un’azione relegata ad una stanza chiusa e solitaria ma può trasformarsi in un’attività di socializzazione, di confronto e di fervido lavoro di squadra, come ci dimostra la breve ma intensa esperienza di Monte Rinaldo.




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